Pasta alla norma ricetta originale siciliana in soli 10 minuti

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Giovanni
Giovanni
35 anni di fritture metterebbero alla prova il fegato di molte persone. Ma non quello di un palermitano DOC, cresciuto a panelle, cazzilli e soffritti. Ora che mi sono sposato, però, devo mantenere un certo decoro - e odore. Ecco, perché ho unito le forze con la mia dolce meta, per realizzare il ricettario che stai leggendo. Nel "tempo libero", mi occupo di SEO e Blogging.
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Uno dei simboli della cucina siciliana, la pasta alla norma è un primo piatto che non delude mai. Curioso di scoprire ingredienti e preparazione?
“Mi andrebbe proprio una bella Norma…”
Quando la tua dolce metà esordisce al mattino con questa frase, non puoi ignorarla. Anche perché accontentare lei, significa accontentare la mia (e la tua) golosità. Ed ecco che mi trovo a scrivere un articolo che parla di uno dei capolavori gastronomici siciliani. Uno di quei piatti invidiati e stra imitati in tutto in mondo. Un po’ come accade per la pasta alla carbonara – distrutta e dissacrata in N modi – o per la pizza napoletana. Oggi, però, prometto che non rivoluzionerò così tanto la ricetta classica della pasta alla Norma. Ma, chiaramente, essendo su Primi Veloci, occorre una piccola magia per riuscire ad allestire il piatto entro i classici 10 minuti… Non ti resta che leggere! 🙂

Pasta alla norma: ingredienti e preparazione

melanzane a cubetti Prima di trasferirmi a Catania, onestamente, non conoscevo questo piatto. O meglio, non con il nome che l’ha reso celebre. Per me – e credo per il 99.9% dei palermitani – la Norma viene chiamata “a paista chi milinciani“. Fritte, però. Anzi, frittissime. Ché a Palermo friggiamo di tutto. Potessimo, friggeremmo anche le gambe di un tavolino. Digressione linguistica e antropologica a parte, direi che è ora di preparare il pranzo.

Ingredienti per 2 persone

  • 180 grammi di zitoni di Gragnano
  • 1 melanzana tunisina
  • 12 pomodori ciliegini
  • 1 spicchio di aglio rosso di Nubia
  • olio di arachidi
  • ricotta infornata
  • qualche foglia di basilico
  • sale q.b.
Questi sono gli ingredienti principali della Norma. Naturalmente, gli zitoni napoletani non sono l’unico formato di pasta che si sposa con questo primo piatto. Diciamo che (quasi) tutte le tipologie di pasta corta vanno benissimo. Io, ho scelto gli zitoni per un motivo principale: non li avevo mai sentiti nominare. Ieri, però, sono andato al piccolo negozio di alimentari sotto casa, per acquistare una melanzana e i pomodori ciliegini. Li ho visti tra la pasta di Gragnano, insieme ai cannelloni e agli spaghetti. Dalla forma, ricordano i rigatoni – un tipo di pasta che adoro – ma più cicciotti. Insomma, gli ho voluto dare una chance… E devo dire che non me ne sono pentito affatto! Un ultimo appunto va anche per la ricotta infornata. A Catania, la pasta alla Norma va condita RIGOROSAMENTE con la ricotta salata – un formaggio molto diffuso nella città del Liotru. A Palermo, invece, alla pasta con le melanzane abbiniamo del parmigiano o del caciocavallo fresco. Ma io ho sposato una bellissima (e dolcissima) messinese. E dalle sue parti il formaggio più adatto a condire questo primo è la ricotta infornata: più dolce e dai sentori che riportano alla mente – e al palato – la nocciola. Potevo grattugiare qualcos’altro? 😉 Ok. Ora possiamo concentrarci sul piatto. E su un piccolo trucchetto per non restare impelagato in cucina, tra fornelli, pentole e preparazioni infinite.

Preparazione della pasta alla norma

melanzane fritte a cubetti Chiariamo subito che la ricetta che stai per leggere non è quella classica. Non trovi nessuna rondella di melanzana. Bensì, i veri protagonisti del piatto sono dei croccanti e buonissimi cubetti. E ora ti racconto perché. La melanzana ha bisogno di spurgare. E per farlo, occorre riporre le fette in un colapasta, cospargerle di sale e coprirle con un piatto, accompagnato da un peso. Così facendo, la melanzana si libera di tutta l’acqua e di quel sapore un po’ amarognolo che può non essere apprezzato. Loperazione che ti ho appena illustrato, però, necessita di quasi 30 minuti. E noi non abbiamo tutto questo tempo. O meglio, dovremmo organizzarci prima, magari la mattina, tra la colazione, le mail a cui rispondere, e il work plan quotidiano. Come risolvere, dunque? Semplice. Basta tagliare la melanzana a dadini, e salarle mentre friggono in abbondante olio di arachidi. Sì, per la frittura non uso l’olio EVO. In primis, perché l’idea di “sprecarlo” in cottura non mi va a genio. E poi, l’olio di arachidi dona una croccantezza inaspettata alle fritture… Perché non approfittarne? 😀 Chiarito ciò, possiamo (e dobbiamo) tagliare la melanzana a cubetti. Per accelerare i tempi – come sempre – metti subito una pentola piena d’acqua sull’acqua e pesa la pasta. Prendi la melanzana e tagliala, verticalmente, in due pezzi. Adagia le fette su un tagliere e ricava altre due (o tre) strisce. A questo punto, puoi procedere con un taglio orizzontale, e ricavare dalle strisce dei cubetti. Non preoccuparti troppo della forma, non siamo a MasterChef. Prendi un wok, versa l’olio di arachidi (non essere parsimonioso) e friggi i tuoi dadini di melanzana. Nel frattempo, puoi preparare la salsa di pomodoro. Anche in questo caso, non ti farò perdere 20 minuti.

Il pomodoro per la norma di oggi lo facciamo con il mixer

No, non storcere il naso. Ho fatto la tua stessa faccia, credimi. Poi, Marialuisa mi ha rassicurato, dicendomi che lo aveva già preparato altre volte, e che nessuno è mai dovuto correre d’urgenza in ospedale, né al bagno. Insomma, mi sono fidato. E, con il senno di poi, ne sono rimasto piuttosto entusiasta. Quindi, prendi il pomodoro ciliegino e tuffalo nella pentola dove intendi cucinare la pasta. Non appena l’acqua inizia a bollire, togli i pomodorini, sciacquali in abbondante acqua fredda e spellali. Chiaramente, non dimenticare di salare l’acqua e di buttare la pasta. A questo punto, adagia i pomodorini in una padella, aggiungi uno spicchio d’aglio e un trito di basilico. Spadella per 5 minuti, e trasferisci tutto nel bicchiere del mixer. Frulla fino ad ottenere una crema omogenea. Infine, riversa nella padella che hai usato un attimo prima e ultima la cottura (a fuoco lento), per altri 5 minuti… Giusto il tempo di scolare gli zitoni e unirli al tuo condimento – puoi usare sia la pentola sia la padella, è indifferente. Ora, non resta che impiattare: zitoni, melanzane e cubetti, una spolverata abbondante di ricotta salata e due foglie di basilico per bilanciare la sapidità del piatto. Et voilà! Pasta alla norma, pronta in 10 minuti. 😉

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pasta alla norma con ricotta infornata messinese La ricetta di oggi si conclude qui. Ogniqualvolta ti verrà voglia di Norma, ma non hai molto tempo a disposizione, non demordere e ricordati di questa ricetta. Sono sicuro che apprezzerai anche tu. D’altronde, la pasta con le melanzane fritte è uno di quei piatti che mette (quasi) tutti d’accordo. Se conosci altri varianti – c’è chi aggiunge la mozzarella, ad esempio – scrivi pure nei commenti. Sarò ben lieto di aggiungerle a questo articolo. Ché il nostro ricettario è anche, e soprattutto, il tuo ricettario. 🙂 A domani. Sempre su Primi Veloci!

Scopri come preparare una pasta col le melanzane fritte, ma senza pomodoro

Riepilogo
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Ricetta
Pasta alla norma siciliana: come farla in 10 minuti
Cucinata da
Cucinata il
Tempo di preparazione
Tempo di cottura
Tempo richiesto
Yum yum!
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