La pasta alla puttanesca è un primo piatto della tradizione culinaria italiana, facile e veloce da preparare. Scopriamo insieme ingredienti e preparazione.
Detto ciò, non resta che mettere la pentola sul fuoco e iniziare a preparare la ricetta di oggi.
Pasta alla puttanesca: ingredienti e preparazione
Ingredienti per 2 persone
- 180 grammi di spaghetti
- 9/10 olive nere
- 4 filetti di acciughe sottolio
- 8 pomodorini
- 2 spicchi d’aglio
- peperoncino (facoltativo)
- una manciata di capperi
- olio extra vergine d’oliva
- prezzemolo
- sale q.b.
Per i puristi della pasta alla marinara (il nome originario di questo antico piatto napoletano), le alici sottolio non dovrebbero stare tra gli ingredienti. Così come il prezzemolo. La ricetta originale, infatti, prevede l’uso dell’origano. Parlando di olive, invece, dovresti preferire quelle di Gaeta. E i pomodorini? Datterini o ciliegini.
Io, però, ieri avevo olive greche e pomodoro piccadilly. Ma queste due piccole variazioni non hanno affatto compromesso la qualità del piatto. Anzi, il risultato è stato grandioso.
Ma procediamo con la ricetta.
Preparazione della pasta alla puttanesca
Il sugo alla puttanesca si prepara in pochissimi minuti, giusto il tempo di cuocere la pasta. Per prima cosa, metti la pentola sul fuoco e aggiungi un pizzico di sale. Nel frattempo che l’acqua raggiunga il suo punto di ebollizione, sbuccia i due spicchi d‘aglio, privali dell’anima e tagliali grossolanamente. Sminuzza le acciughe, dopo averle private dell’olio di conservazione, e taglia in 4 i tuoi pomodorini. Snocciola le olive nere e spezzettale. Infine, sciacqua i capperi e trita un bel ciuffo di prezzemolo.
Ok, ora che tutti gli ingredienti sono pronti, tuffa gli spaghetti in pentola, e prendi un saltapasta. Aggiungi un giro d’olio e fai rosolare l‘aglio, insieme al peperoncino (se lo gradisci). Aggiungi le olive e le acciughe, e mescola per una decina di secondi, in modo che l’olio prenda sapore. A questo punto, unisci anche i pomodorini e i capperi e, a fuoco basso, lascia cuocere per circa 8, 10 minuti.
Scola i tuoi spaghetti ben al dente, avendo cura di conservare un mestolo abbondante di acqua di cottura, e trasferiscili nel saltapasta. Spadella a fiamma vivace, aggiungendo l‘acqua di cottura, fino a ottenere la giusta cremosità. Impiatta e spolvera con una pioggia ricca di prezzemolo.
Et voilà! Spaghetti alla puttanesca pronti per essere gustati. 🙂
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Perché puttanesca?
Già, perché la pasta con aulive e cchiapparielle, da Marinara è diventata puttanesca? Le storie attorno alle origini del nome attribuito a questa ricetta sono diverse e curiose. C’è chi sostiene sia nata nei Quartieri Spagnoli, in una casa di appuntamenti. C’è, invece, chi attribuisce la paternità del piatto a Sandro Petti, un architetto con la passione della cucina che, una sera d’estate, per soddisfare la richiesta di alcuni amici, preparò un piatto di spaghetti fumanti, con quello che gli era rimasto in cucina.
Quella sera di tanti anni fa, era molto tardi, ai tavoli del locale sedettero un gruppo di amici veramente affamati… io avevo finito tutto, e li avvisai: «Mi dispiace non ho più nulla in cucina, non posso preparavi niente». Ma loro insistettero e mi esortarono dicendo: «Ma dai Sandro, è tardi e abbiamo fame, dove vuoi che andiamo… facci una puttanata qualsiasi»
(Sandro Petti)
La storia della nostra puttanesca (un classico)
Ieri, nel 2018 quando ho scritto questa ricetta, la nostra mattinata da consulenti era volata, tra un brainstorming e una ricca colazione con caffè e cornetto. In men che non si dica, si erano fatte le 14, e io e Marialuisa non avevamo neanche pensato a cosa mettere sotto i denti.
La scelta, in questi (rari) casi di mancata organizzazione, sarebbe ricaduta su un buon pollo arrosto e un ricco contorno di patatine fritte.
Questa scena è un evergreen di casa Amato ma, né allora, né oggi (o tutte le volte che in frigo ho davvero pochi ingredienti) abbiamo ceduto al fascino del cibo d’asporto.
Olive nere, acciughe, capperi e pomodorini, erano lì, in trepida attesa di essere scelti. Quattro ingredienti pronti a evolversi in un sugo delizioso: il “sugo alla puttanesca“.
La tua pasta alla puttanesca
Con questo piccolo aneddoto storico, si conclude il piatto di oggi. Peccato non potere condividere con te anche l’odore. Ma replicarlo, come hai visto, è un attimo. Quindi, puoi scoprire ben presto a quale aroma mi sto riferendo. Ora, però, sono curioso di conoscere la tua versione della puttanesca. Segui la ricetta alla lettera? Apporti qualche modifica? Ti aspetto nei commenti.





