Prendi i gambi dei carciofi, abbinali a una pioggia croccante di guanciale e crea un primo piatto strepitoso. Veloce da realizzare e altrettanto da mangiare. Seguimi, per scoprire la ricetta.
I carciofi sono sempre stati, per me, un limite alimentare. Negli anni, amici e parenti hanno provato in tutti i modi a convincermi della bontà di questa pianta spinosa. In pastella, a cotoletta, ripieno, al forno e gratinato. Anche come condimento principe per un risotto.
Ma niente, il carciofo continuava a non piacermi.
Finché non ho incontrato Marialuisa. Qualcuno, dirà che l’amore (s)muove ogni cosa, perfino l’appetito. E forse ha ragione. In questo caso, però, è il suo modo di propormi ingredienti che prima quasi detestavo, a farmeli (finalmente) apprezzare.
Un po’ come i carciofi, che, ridotti in crema, ottengono una nuova consistenza che ne esalta il sapore.
Io, memore dei suoi insegnamenti gastronomici, potevo non cimentarmi in un primo piatto veloce?
Pasta con carciofi e guanciale: ingredienti e preparazione
Ingredienti per 2 persone
- 180 grammi di penne rigate
- i gambi di due carciofi
- 50 grammi di guanciale
- 25 grammi di taleggio
- il succo di 1 limone
- olio extra vergine d’oliva
- sale q.b.
Sì, hai letto bene. Per questa ricetta, ti servono SOLO i gambi dei carciofi. Il cuore e le foglie, usale per portare in tavola un piatto altrettanto sfizioso. Noi, ad esempio, abbiamo fatto così l’altra sera: due carciofi bolliti con olio, aceto e sale, insalata di cavolo viola, cacao, pomodoro secco e capperi e una fettina di pollo, condita con burro e salvia. Una cena leggera, ma deliziosamente deliziosa.
I gambi, quindi, piuttosto che buttarli, abbiamo deciso di usarli per un primo. Marialuisa li ha tagliati a rondelle e lasciati riposare per una notte in acqua e limone; io, invece, mi sono divertito a costruirci attorno un piatto.
Ma procediamo con la ricetta.
Preparazione
Come sempre, inizia col disporre una pentola piena d’acqua sul fuoco. Copri con un coperchio e porta a bollore. Prendi anche un pentolino più piccolo, per sbollentare i gambi dei carciofi. Nel frattempo, dedicati alla preparazione del condimento.
Prendi i gambi dei carciofi, decorticali con un pela patate e tagliali in rondelle non troppo sottili. Per evitare che a contatto con l’aria si anneriscano, conservali in un bicchiere con acqua e limone.
Dal frigo, prendi una bella fetta di guanciale e, aiutandoti con un tagliere, taglialo a striscioline. Anche in questo caso, non troppo sottili. Infine, taglia una fetta di taleggio e mettila da parte.
In un salta pasta, fai rosolare il guanciale, insieme a un pezzo di cotenna (da buttare, al momento di amalgamare tutti gli ingredienti). Quando lo vedi ben dorato e croccante, spegni il fuoco e controlla lo stato di ebollizione di entrambe le pentole.
Quella più piccola, per ovvie ragioni, bollirà qualche minuto prima. E sono propri questi i minuti da sfruttare per chiudere la realizzazione in poco più di 10 minuti. Come (forse) ben sai, i carciofi devono cuocere circa un quarto d‘ora. Ai gambi, però, serve qualche minuto in meno. Io, ad esempio, per questa ricetta, li ho cotti per 8 minuti.
Ad ogni modo, ti consiglio di assaggiarne uno. È l’unico modo per stabilire se la cottura rientra nei tuoi standard. Anche se non devi mangiarli sani. Ricordi la crema di cui ti accennato all’inizio di questo articolo, vero?
Ma torniamo alla ricetta.
La pancetta è pronta, il pentolino dove tuffare i gambi dei carciofi bolle e quella per la pasta ha quasi raggiunto il punto di ebollizione. Non ti resta che prendere il bicchiere con acqua, limone e gambi e riversarlo direttamente nel pentolino. Aggiungi un pizzico di sale e punta il timer sugli 8 minuti.
Tuffa in pentola anche i rigatoni. Sala e aggiungi un filo d’olio EVO per evitare che la pasta si incolli alla pentola.
Approfitta degli 8 minuti di attesa, per apparecchiare la tavola, o per fare due coccole al gatto.
Una volta che i gambi sono cotti a puntino, trasferiscili nel bicchiere del tuo frullatore a immersione, avendo cura di non versare l’acqua di cottura. Aggiungi nel bicchiere anche il taleggio, un po’ di olio d’oliva (io ne ho aggiunto tanto fino a coprire gambi e formaggio) e un mestolo d‘acqua. Frulla, fino a ottenere una crema morbidissima, quasi liquida.
Crema, che va a condire i rigatoni, direttamente nella padella dove hai cotto il guanciale. Una bella rimestata a fiamma vivace, e il piatto è pronto per essere assaporato.
PS → Se preferisci la pancetta al guanciale, prova i nostri fusilli con carciofi e pancetta
Carciofi e guanciale: un connubio che non delude mai
Che dire di questa ricetta? Marialuisa l’ha adorata. Scoperta da pochissimo, è già entrata di diritto nella top 10 dei suoi primi piatti preferiti. Tu, piuttosto, hai altre ricette da suggerirmi? Ti aspetto nei commenti. 🙂
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