La pasta ai fiori di zucca, con crema di burrata, pomodorino di pachino e basilico, è una variante della più semplice pasta ai fiori di zucca, resa eccezionale da una salsa squisita, che unisce il sapore della burrata di Andria, a quello della pomodoro di pachino IGP.
Una ricetta sublime, come pasta Ucciardone
Questa ricetta nasce quasi per caso, dalla mia voglia di sperimentare un primo piatto non solo veloce ma addirittura sublime, che potesse essere all’altezza dell’eccezionale pasta che mi stata regalata, lo scorso martedì, da Ruggero D’Amico e Barbara Scira. Due amici che collaborano a un interessantissimo progetto sociale che si incentra proprio sulla produzione di una pasta eccellente, ottenuta dalla lavorazione dei migliori grani antichi siciliani.
Un progetto sociale, oltre che imprenditoriale, che mi ha subito colpita perché si incentra sulla produzione di pasta secca all’interno del carcere palermitano dell’Ucciardone, in cui è stato allestito un piccolo stabilimento.
Ingredienti per la pasta ai fiori di zucca su crema di burrata e pomodoro pachino IGP
La ricetta è per condire circa 100 g di pasta. Lo ammetto, la mia solita porzione (che si aggira tra i 60 e gli 80 grammi al massimo) oggi è particolarmente abbondante. Il perché puoi capirlo benissimo dopo aver letto la lista degli ingredienti.
Quello che ti occorre è scitto di seguito:
- 5 o 6 fiori di zucca (meglio se compri quelli con le zucchinette)
- 1 spicchio d’aglio
- un cucchiaio di pangrattato
- 5 pomodori pachino IGP
- 30 gr di burrata
- un ciuffo di basilico fresco (5 o 6 foglie)
La primavera accende la mia fantasia. O meglio, il banco del mio fruttivendolo di fiducia, colorato dai tanti prodotti di stagione, mi entusiasma.
Quando ho fatto la spesa per preparare la nuova ricetta, ero elettrizzata all’idea dei vari passaggi, degli incastri che avrei usato e dei sapori degli ingredienti che ho scelto.
Ti svelo subito come prepararare il primo veloce di oggi: 15 minuti saranno sufficienti per regalarti una primo piatto da re.
Ecco perché ti consiglio di farne il piatto principale del tuo pranzo della domenica.
Nessuna preparazione elaborata. Solo un’esplosione di sapori incredibile. E tanto godimento.
Preparazione dei tortiglioni di grano perciasacchi con burrata e pomodorino IGP
Inizia la preparazione di questo piatto mettendo una pentola sul fuoco, riempita con la quantità sufficiente per cuocere la quantità di pasta che ti serve.
Mentre attendi il bollore, approfitta del tempo a disposizione per sciacquare bene i fiori di zucca e tagliare a rondelle una delle zucchinette a cui sono attaccati.
Taglia i fiori di zucca a partire dalla base del fiore, dove si trova il pistillo. Taglia in 4 la parte consistente e separa ciascuna sezione, in modo da dividere i petali. In questo modo pulirai tutto immediatamente.
Ti consiglio di non eliminare il pistillo, che da croccantezza e corpo al piatto.
Lava bene anche i pomodorini di pachino e il basilico.
Lascia la camicia all’aglio, in modo che il sapore sia delicato.
Appena l’acqua in pentola ha raggiunto i 100 °C, tuffa in pentola i pomodorini pachino IGP e la pasta che hai scelto di usare nella ricetta.
Puoi usare qualunque formato, ma, se posso dar ti un suggerimento, la pasta integrale di grano antico siciliano sposa perfettamente in questo primo piatto.
Il tempo di cottura della pasta Ucciardone è di circa 12 minuti. Un tempo perfetto per preparare il resto degli ingredienti.
Cuoci i fiori di zucca
In una padella antiaderente versa filo d’olio extravergine d’oliva, insieme ad uno spicchio d’aglio in camicia. Accendi il fuoco e, appena sarà caldo, togli l’aglio e aggiungi cucchiaio di pangrattato. Mescola con uno cucchiaio di legno, in modo da assorbire l’olio.
Unisci i fiori di zucca che hai mondato, insieme a un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Fai rosolare i fiori di zucca insieme al pangrattato per circa due minuti. Questo modo le verdure rimarranno croccanti. Spegni la fiamma.
Prepara la crema di burrata e pomodorino pachino
Controlla la pentola in cui sta cuocendo la pasta. I pomodorini dovrebbero essere pronti. Lo capisci perché la pelle si è spaccata. A questo punto sarà semplice da eliminare.
Tirali fuori e mettili all’interno di uno scolapasta. Sciacquali sotto acqua corrente perché si raffreddino un po’.
Elimina la pelle e trasferirli all’interno del bicchiere del frullatore a immersione, insieme alla burrata di Andria e al basilico fresco.
Nell’attesa che la pasta sia cotta, accendi il frullatore a immersione e riduci gli ingredienti in una salsa squisita, aggiungendo un altro filo d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale.
Rigatoni di perciasacchi con fiori di zucca, burrata e pomodorino
Versa la tua crema di burrata di Andria, basilico e pomodorino al centro di un piatto piano.
Con un colpetto alla base del piatto (neanche fossi Cannavacciuolo), spandi la crema in maniera uniforme. Sarà il letto su cui adagerai la pasta con i fiori di zucca.
Appena i rigatoni raggiungono la cottura, elimina l’acqua con uno scolapasta.
Subito dopo passali in padella insieme alle rondelle di zucchine e ai fiori di zucca che hai cotto insieme al pangrattato.
Spadella per qualche secondo e aggiungi delle foglie di basilico fresco e profumato.
Impiattamento della festa
Fatto? Molto bene.
A questo punto, potresti versare la crema in padella e mescolare tutto. Ma se vuoi un risultato che sia bello alla vista, ti consiglio di usare la crema che hai preparato come base del piatto.
Non devi far altro che adagiare il formato di pasta che hai scelto di usare, sulla vellutata di burrata e pomodoro.
Guarnisci con una o due foglie di basilico fresco, che abbelliranno il piatto, oltre che profumarlo. Spetta a te e ai tuoi commensali, mescolare i sapori, direttamente a tavola.
E adesso non posso che augurarti buon appetito!
Pasta Ucciardone, un amore per le cose buone
Pasta Ucciardone, nasce ad opera di un imprenditore del settore food, con circa 30 anni di esperienza.
Mimmo Giglio, ha formato una decina di detenuti del carcere palermitano, insegnando loro l’arte della produzione della pasta. Alcuni di loro sono dentro anche per reati molto gravi.
Così L’Ucciardone, carcere borbonico tristemente noto come luogo di detenzione di mafiosi e delinquenti, simbolo di misfatti, potrà diventare qualcosa di diverso.
La quinta sezione, infatti, ristrutturata da poco, ospita adesso un pastificio, finanziato dal governo, nel quadro delle iniziative volte a fornire occasioni di lavoro perché si trova tra le sbarre.
Un’iniziativa che personalmente ritengo lodevole, anche per la qualità del prodotto che ho personalmente assaggiato.
I ragazzi mi hanno donato 2 formati diversi: dei rigatoni di farina integrale perciasacchi, e delle caserecce di grano.
La prima tipologia è quella che, come hai letto, ho scelto di impiegare nella mia ricetta. Ruvidi e porosi hanno raccolto il sugo in maniera eccelsa.
La seconda la sperimenterò ad Arezzo, dove sono diretta stasera, dopo l’ultima edizione di Digitalklive, l’evento sul digital marketing organizzato da Openbox, dove, io e Giovanni parleremo di Primi Veloci, e di come abbiamo acquisito visibilità attraverso la SEO.
Se sei curioso non perderti il nostro intervento. L’evento sarà in diretta su Facebook.





