La pasta con la mollica atturrata (o ca’ muddicca) è un piatto povero della cucina siciliana. Una ricetta salva pranzo, facile da preparare e semplice da organizzare. Continua la lettura, per scoprire gli ingredienti e la preparazione di questo gustosissimo primo.
La mollica, in casa, non manca (quasi) mai. Così come aglio, olio e peperoncino. Se parliamo di un frigorifero siciliano, invece, alla lista si aggiunge un barattolino di alici sottolio.
Ecco, questi sono gli ingredienti del piatto di oggi. Ora, capirai perché la pasta con la mollica atturrata è un primo “povero”. Se annoti su un foglio di carta la lista degli ingredienti, con relativo prezzo, scoprirai come con una manciata di euro, puoi far felice una tavolata di amici. Io, considerando che cucino per Marialuisa, ti do le quantità per due persone. Anche se adattarle, per soddisfare l’appetito di più commensali, è abbastanza semplice.
Ma procediamo con la ricetta.
Gli ingredienti della pasta con la mollica atturrata (o “con l’anciova”)
La pasta con la mollica atturrata è una variante della classica – e più nota – pasta aglio, olio e peperoncino. La differenza sostanziale è la presenza della mollica, mentre l’ingrediente che rende il piatto un vero capolavoro è l’acciuga (in dialetto, anciova).
Per facilitarti il compito, ho preferito dividere gli ingredienti della pasta, da quelli per il condimento. Le quantità sono per due persone.
Ingredienti per la pasta
- 200 grammi di pasta (preferibilmente lunga)
- 1 spicchio d’aglio
- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 2 cucchiai di caciocavallo stagionato
- sale e pepe nero
Ingredienti per la mollica atturrata
- 75 grammi di pangrattato (solo mollica)
- 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
- 1 spicchio d’aglio
- 2 acciughe sottolio
- ½ peperoncino piccante (la qualità puoi sceglierla tu)
Ora che conosci gli ingredienti, che ne dici di fare saltare un po’ di mollica? 😀
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Preparazione della “muddica atturrata”
Per velocizzare i tempi in cucina devi sfruttare ogni singolo momento “morto”. Ecco perché ti consiglio di iniziare dalla pentola, dove cucinerai la pasta. Mentre la temperatura salirà, e porterà a ebollizione l’acqua, tu, puoi dedicarti alla mollica.
In una padella antiaderente (e abbastanza capiente da contenere tutto il pangrattato), versa 1 cucchiaio d’olio e le acciughe. Quando si saranno sciolte, aggiungi la mollica.
Piccolo suggerimento → Per fare sciogliere facilmente le acciughe, aiutati con un cucchiaio di legno.
D’ora in avanti, la tua attenzione dovrà essere solamente sulla mollica. Farla bruciare, significherebbe rovinare l’ingrediente principe di questa ricetta. E questo scenario comporta un solo possibile risvolto: dovere ricominciare.
Tu non hai tempo da perdere. A te serve un primo veloce, che non ti faccia impazzire dietro i fornelli.
Per questa ragione, cerca di fare abbrustolire la mollica, effettuando un movimento circolare con la padella. Quando il colore del pangrattato sarà ambrato, spegni la fiamma.
A questo punto, l’acqua starà bollendo. Cala la pasta che preferisci e aggiungi un filo d’olio, per evitare che si incolli alla pentola.
Prendi un’altra padella – abbastanza grande per amalgamare la pasta -, e prepara un soffritto con olio, aglio (sbucciato, schiacciato e privato dell’anima) e peperoncino.
Quando l’aglio si sarà dorato, togli la padella dal fuoco e attendi che la tua pasta sia molto al dente. La cottura, infatti, finirà in padella. Cuocere troppo la pasta, rischierebbe di presentare a tavola un nuovo modello di Coccoina. E tu non vuoi servire colla ai tuoi commensali, dico bene?
Quindi, scola la pasta e versala nella padella con l’olio, l’aglio e il peperoncino. Salta la pasta e aggiungi un po‘ di acqua di cottura della pasta, per ultimare la cottura.
Una volta che la pasta sarà ben cotta, aggiungi – a pioggia – la metà della mollica atturrata, spolvera con del pepe nero, grattugia del caciocavallo e, infine, manteca con un qualche altro cucchiaio di acqua di cottura.
Impiatta e condisci con la mollica rimasta. Et voilà, il classico è in tavola. Buon appetito!
Conclusioni
Ora che conosci questo primo piatto palermitano, sono proprio curioso di vedere la tua futura creazione gastronomica. Prima di lasciarti, però, ti confido un ultimo piccolo segreto: esiste una variante che prevede l‘uso dell’estratto di pomodoro – un ingrediente stra usato, nella cucina del capoluogo siciliano.
Io preferisco la versione “in bianco”, ed è per questa ragione che ho scelto di condividere con te questa ricetta. Ad ogni modo, ci sarà tempo per pubblicare anche la variante rossa… Non ti resta che continuare a seguirci! 😉
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