Questa ricetta dimostra quanto un piatto di semplice pasta asciutta possa, con una manciata di ingredienti, diventare una pietanza gustosa e ricercata. In più, la sua preparazione è velocissima, quasi istantanea. Giusto il tempo di scolare la pasta.
Come ogni venerdì, la cucina di Primi Veloci resta chiusa. O meglio, cede i propri fornelli a chi segue con interesse e affetto le avventure culinarie di due freelance – che poi siamo io e Marialuisa.
Magari non ci conosci ancora, ed è per questo che ti invito a scoprire di più nella nostra pagina “chi siamo“. Se sei un habitué, invece, possiamo saltare i convenevoli e catapultarci (seppur virtualmente) fra pentole e padelle; tra pomodorini e menta.
Sì, il piatto di oggi, vede come protagonisti due ingredienti che difficilmente mancano nelle nostre case. Il pomodoro è (quasi) un araldo della pasta. La menta, invece, si sposa con moltissime materie prime, ed è in grado di regalare parecchie soddisfazioni in termini di gusto, se usata a dovere.
Questo lo sa benissimo Ignazio Billera, l’autore (e il mangione) della ricetta che ti propongo oggi, e l’ideatore del Festival degli Aquiloni di San Vito Lo Capo.
Prima di controllare la dispensa, però, ti racconto come ho conosciuto questo estroso e simpaticissimo “personaggio”.
Un viaggio nel trapanese, con contorno di busiate
Due anni fa, io e Marialuisa abbiamo deciso di esplorare la nostra amata Sicilia. Tenda e sacchi a pelo a seguito, e tanta voglia di scoprire luoghi che i nostri sguardi non avevano mai incrociato.
Ma non voglio parlarti del nostro viaggio. Non è il blog adatto. Quello che mi preme raccontarti riguarda l’incontro con il “Capitan Billera”. Ignazio è un amico di vecchia data della mia dolce metà. Tra le mete prefissate del nostro itinerario c’era anche Trapani, città natale del Capitano. Potevo negarle un aperitivo con lui?
Che poi si è trasformato in un caffè di mezza mattinata, in un lido sul lungomare. Ignazio era lì per una trasmissione radiofonica, gestita da lui, e che andava on air ogni mattina. Un po’ di musica e qualche riflessione a margine, per accompagnare il relax sotto l’ombrellone.
Ed è in questo contesto che l’ho conosciuto. Un uomo che ha tanto da raccontare e dal cui sguardo altro non traspare che bontà e serenità d’animo. Entrambe doti che riesce a trasmettere e a contagiare in un batter d’occhio. Insomma, conoscerlo, per me, è stato bellissimo. Insieme, abbiamo trascorso quasi due ore – che son sembrati 5 minuti -, improvvisato un timido saluto in radio, ai bagnanti del lido, e scroccato un consiglio prezioso. Ossia, dove mangiare le migliori busiate di Trapani.
Il suo consiglio ci ha dirottato a Erice, un meraviglioso borgo medievale, che vale la pena di visitare anche se non si ha particolare appetito. 😉
E insomma, Ignazio aveva ragione. A Erice abbiamo mangiato delle busiate al pesto trapanese da leccarsi i baffi – a Marialuisa sono cresciuti per l’occasione.
Oggi, invece, si mangia un piatto differente. Ma che ricorda tanto il sapore deciso del pesto poc’anzi citato. Anche perché – a parte la menta – gli ingredienti principali sono pressoché gli stessi. Quello che cambia è il metodo di preparazione. Il pesto è, per l’appunto, pestato. Al massimo, mixato. Ignazio ci propone un metodo ancora più rapido… Curioso di scoprirlo? Continua a leggere. Inizia la ricetta!
Pasta del capitano (non è solo un dentifricio)
Questo è l’oggetto della mail che ho ricevuto ieri notte da parte di Ignazio. Sto ancora ridendo. Sì, proprio mentre leggi queste righe che ti introducono alla ricetta. E un pizzico dell’umorismo innato del Capitano, lo trovi anche nella lista degli ingredienti e nella preparazione.
Detto ciò, cedo il posto alla tastiera (e al racconto). Noi, ci “vediamo” fra un po’. Subito dopo la ricetta di Ignazio.
Ingredienti per una persona non eccessivamente magra
- spaghetti n. 5 q.b. (ad esempio 90 grammi)
- 150 grammi di pomodorini non eccessivamente maturi
- menta fresca (circa una dozzina di foglie)
- aglio (preferibilmente Rosso di Nubia) 1 o 2 spicchi a piacere
- olio extra vergine di oliva q.b. (30/40 ml)
- sale q.b.
- pepe (facoltativo) q.b.
Preparazione della Pasta del Capitano
Cuoci la pasta in abbondante acqua salata e scolala al dente, o come piace a te.
Dopo scolata, mettila nel piatto subito!
Prendi un trita prezzemolo manuale (come da foto) e trita, direttamente sulla pasta, l’aglio e la menta. Mescola la pasta con cucchiaio e forchetta.
Adesso è il turno dei pomodorini. Tritali a crudo sulla pasta e rimescola il tutto, sempre con cucchiaio e forchetta. Aggiungi l’olio EVO e dai un’altra mescolata. Infine, aggiungi sale a tuo gusto (in relazione al buon sapore dei pomodorini) e pepe, se gradito.
Per meglio gustarla, arrotola gli spaghetti nella forchetta, aiutandoti con il cucchiaio (a me piace fare così) e goditi questa freschezza veloce.
Ché siamo un po’ tutti Capitani di noi stessi
Sono le 9:45. Verso le 13, condivideremo questa ricetta. Prima, però, corro a prepararne una 30 di grammi. Giusto due forchettate. Sì, lo so che la pasta a mezza mattinata non è il massimo. C’è il calo glicemico, i carboidrati che minano la mia produttività e altre menate del genere. Ma come posso resistere? 🙁
E tu, in qualità di Capitano di te stesso, quale piatto senti ti rappresenti maggiormente? O al quale ti senti particolarmente legato? Questa ricetta semplice e veloce, fatta con pomodorini, menta e aglio, Ignazio la mangiava spesso e volentieri, in compagnia di suo padre. Quando era piccino. Adesso ha 60 anni, ha una famiglia splendida e non sta fermo un minuto. Immagino gli sia scesa – giustamente – una piccola lacrima. Ma la magia della cucina è anche questa: riportare alla nostra mente ricordi felici, e renderli quasi vividi. Perché quando prepari la torta di mele che faceva sempre tua nonna, oltre l’odore della farcia, riesci a sentire un sentore di rosa. Ma tu l’acqua di rosa mica l’hai messa nell’impasto. 😉
Ora è arrivato davvero il momento dei saluti. Domani io e Marialuisa riposiamo; domenica, invece, puoi leggerci su Lettera Emme. Neanche a dirlo, con un altro primo veloce da pappare! Ma aspettiamo la tua ricetta… Cosa aspetti a condividerla con noi? Manda una mail a info@primiveloci.it o scrivila nei commenti, subito dopo l’articolo (e il mio bel faccione).
Alla prossima!
G.
Ecco i primi piatti in cui abbiamo usato la menta





